Una parte degli studenti del nostro Istituto presenti all''incontro.
pubblicato da COVIELLO Sergio (REL - RELIGIONE) 27/09/2013 16:28:41
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27 Settembre 2013: Incontro-testimonianza con la Comunità "Cenacolo" Dall’ intuizione di una donna consacrata, suor Elvira Petrozzi, è nata nel luglio 1983 la Comunità Cenacolo, come risposta della tenerezza di Dio Padre all’urlo di disperazione di tanti giovani stanchi, delusi, disperati, drogati e non drogati, alla ricerca della gioia e del senso vero della vita.
Collaborano con lei volontari, consacrati e famiglie, che vivono e si dedicano a tempo pieno e nella totale gratuità a servizio di quest’opera, riconosciuta dalla Chiesa come Associazione di Fedeli.
La “Casa Madre” della Comunità si trova sulla collina di Saluzzo, una cittadina in provincia di Cuneo (Piemonte). In questi anni sono nate poi numerose altre fraternità: attualmente sono 61, sparse in Italia e nel mondo.
Nei luoghi dove è presente una Comunità, essi desiderano essere una piccola ma luminosa luce nel mondo delle tenebre, un segno di speranza, una testimonianza viva che la morte non ha l’ultima parola.
A coloro che bussano alle porte della Comunità viene proposto uno stile di vita semplice, familiare, alla riscoperta del lavoro vissuto come dono, dell’amicizia vera e della fede nella Parola di Dio, fattasi carne in Gesù Cristo morto e risorto per noi.
In questo fine settimana sono a Potenza una sessantina di giovani della Comunità Cenacolo, presenti al Palabasento di Contrada Lavangone (Avigliano Scalo), per presentare il loro musical “Io credo”, ma anche per offrire una vera, bella, forte testimonianza di amore per la vita grazie alla scoperta dell’Amore di Dio.
Stamattina, venerdi 27 settembre, hanno partecipato ad un incontro-testimonianza con loro diverse centinaia di studenti degli Istituti superiori di Potenza, tra cui una cospicua rappresentanza dell’IIS “Einstein-De Lorenzo”, presente con circa novanta ragazzi di tutte le classi e accompagnate dai proff. Corbo, Coviello, Ferrara, Porretti, Pronesti, Ramunnno, Romanelli.
La toccante testimonianza di un giovane uscito dal tunnel della tossicodipendenza, di uno dei responsabili della Comunità, il saluto del Vescovo di Potenza Mons. A. Superbo, la testimonianza in video di suor Elvira, fondatrice della Comunità, e alcune sequenze del musical che sarà interamente rappresentato domani sera e domenica, hanno costituito il leit motiv della mattinata.
Il messaggio trasmesso è che la vita cristiana nella sua pienezza sia la risposta vera ad ogni inquietudine dell’uomo, e che nessuno più di Colui che lo ha creato, sia in grado di ricostruire il suo cuore smarrito e perso in esperienze di vita senza senso. La vera forza vuole essere l’Amore gratuito, quell’Amore che nasce dalla Croce di Cristo e che dà la vita ai morti, la libertà ai prigionieri, la vista ai ciechi.
Le varie sequenze del musical hanno riproposto la consapevolezza che con Dio trionfa la vita, lontano da Lui lo smarrimento e il buio. La forza dell’Amore di Dio, la tentazione dell’uomo di essere felice da solo e l’abbraccio di Cristo sull’uomo sofferente sono stati proposti attraverso le suggestive immagini, musiche ed i relativi testi della creazione dell’uomo, della nascita di Gesù, della vicenda del Battista, della guarigione dei lebbrosi e dello storpio, della donna adultera salvata dalla lapidazione, del ritorno alla vita di Lazzaro.
I giovani della Comunità, che hanno vissuto in situazioni e contesti ovviamente diversi tutti questi aspetti, ci hanno trasmesso la gioia per la vita nuova dopo aver sperimentato il baratro di un’esistenza sprecata attorno agli idoli della droga, del possesso facile ed immediato, della banalizzazione dei sentimenti, del vuoto interiore inutilmente coperto da illusioni materiali. Hanno saputo trasmetterci con la loro semplice e allo stesso tempo forte testimonianza lo stupore di quello che il Signore può operare sotto i nostri occhi e la capacità di ringraziarlo quando ci fa spettatori quotidiani della Sua Risurrezione, in forza della quale ogni giorno possiamo vedere la vita che torna a sorridere sul volto di chi aveva perso ogni speranza.
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