pubblicato da PORRETTI Maria Grazia (A050 - MATERIE LETTERARIE) 26/06/2014 13:32:33
|
Aliano... e dintorni Il percorso culturale su Carlo Levi è stato per me molto interessante. Il giorno 24 maggio 2014 io e alcune classi del mio istituto siamo andati ad Aliano, il paese diventato famoso per il confino che il pittore e scrittore Carlo Levi subì durante gli anni del fascismo. Abbiamo visitato i diversi luoghi del paese che hanno fatto da sfondo al soggiorno di Levi in quegli anni. È stato bello vedere e riconoscere gli elementi di Aliano e il paesaggio circostante descritti nel libro “Cristo si è fermato a Eboli” perché ogni luogo di Aliano è legato ad una storia raccontata da Levi nel libro. Salendo lungo la strada che si snoda tra i calanchi , elementi geologici tipici del posto, mi è tornato in mente un passo del libro in cui l’ autore scrive che, percorrendo la strada, non era possibile notare il paese perché Aliano, a differenza degli altri paesini lucani, non era situato sulla cima di un monte ma si snodava tra i precipizi .Dopo le numerose curve ci siamo ritrovati subito nei pressi della piazzetta dove c’è una casa la cui struttura ricorda un volto umano, sulla stessa piazzetta c’è anche il balcone della scuola elementare da cui si affacciava il podestà don Luigino Magalone quando vedeva passare Levi o per fare discorsi alla popolazione riguardo alla guerra. Appena arrivati , abbiamo visitato la chiesetta di San Luigi Gonzaga in cui è contenuta una statua di legno raffigurante la Madonna con il bambino in braccio rimasta intatta dopo il crollo di un’altra chiesa di Aliano , avvenuto prima che Carlo Levi giungesse in Basilicata. Guardando le strade, i vicoli, la piazzetta, ho cercato di immaginare come avrebbe potuto essere la vita difficile , in quegli anni, dei contadini e degli altri personaggi di cui ho letto. La fossa del bersagliere, in cui durante il periodo del brigantaggio precipitò un soldato, mi ha impressionato per la sua altezza che corrispondeva proprio a come me l’ ero immaginata leggendo il libro. Guardandosi attorno ci si accorge che non vi sono alberi ma soltanto arbusti, inoltre mi hanno colpito anche i calanchi per la loro conformazione perché non li immaginavo così particolari. Camminando per il paese abbiamo visto, dall’esterno, diverse abitazioni come la casa dell’ americano, quella di don Trajella e quella di Donna Caterina Magalone ,sorella del podestà , tutte non visitabili perché di proprietà privata. Siamo, invece, entrati, per gentile e amichevole concessione, nella casa in cui abitava il podestà del paese che, oggi , appartiene a suo nipote che ci ha raccontato alcune testimonianze dirette su Carlo Levi; nell’ abitazione vi era un camino particolare che fu scolpito per il podestà da un confinato che faceva lo scalpellino. Nonostante avessi letto il libro e visto il film non immaginavo che Aliano fosse così pittoresco con i precipizi che lo circondano e il colore che lo fa quasi confondere con il paesaggio.
Antonio Iacovera 3^A meccanica
|