pubblicato da PORRETTI Maria Grazia (A050 - MATERIE LETTERARIE) 24/03/2016 10:34:13
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UNA LEZIONE DI VITA A volte, i nostri ragazzi, per la loro vitalità e spensieratezza, agiscono senza riflettere abbastanza prima di seguire il loro istinto giovanile e, con azioni impulsive, balzano all’improvviso agli onori della cronaca determinando curiosità e giudizi sfavorevoli sulle conseguenze che certi loro comportamenti superficiali provocano sulla immagine di bravi studenti quali essi sono. E’ stata, questa, l’occasione didattica per affrontare, nella giusta misura, un’opportuna analisi sulla problematica delle responsabilità che è connaturata ai ruoli che, in autonomia, essi si attribuiscono all’inizio dell’anno scolastico.
“UNA LEZIONE DI VITA”
Salve a tutti, siamo gli alunni della classe 3 A della specializzazione Meccanica. In seguito ad una leggerezza commessa da noi, nei giorni scorsi, che ha “opacizzato” la nostra reputazione ed ha suscitato stupore da parte dell’intero istituto, abbiamo pensato di riflettere sul grave errore che abbiamo commesso. Per l’occasione, la nostra prof.ssa d’italiano, Maria Grazia Porretti, ci ha suggerito di leggere un brano tratto dal libro - In alto a sinistra ed. Feltrinelli – dal titolo “Il Pannello - di Erri De Luca che parla di un simile episodio capitato ad una classe negli anni ’60. Questo brano affronta la differenza tra il concetto di omertà e quello di solidarietà, il primo è frutto della paura di accusare il colpevole che porta a “coprire” tutti, sia il responsabile sia il ragazzo corretto, mentre per solidarietà si intende la condizione che permette di dare aiuto leale a chi ne ha bisogno senza avere nulla in cambio.
Secondo noi questa esperienza ci è valsa come lezione di vita, perciò gli errori non possono essere rimediati, ma servono a fare in modo che non se ne commettano altri.
Infine rivolgiamo a tutti le nostre più sentite scuse perché non vogliamo che la nostra scuola appaia negativamente agli occhi della gente.
Gli alunni della classe 3° Meccanica.
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