pubblicato da PORRETTI Maria Grazia (A012 - Discipline letterarie negli istituti di istr 09/01/2020 19:41:30
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In piccoli centri…grandi scoperte Studiando la storia antica e parlando delle fonti che gli storici prendono in considerazione, quando la nostra insegnante di Italiano e Storia ci ha proposto la visita a Vaglio di Basilicata, siamo rimasti un po’ meravigliati, perché non sapevamo davvero cosa avremmo potuto scoprire.
Ma appena abbiamo saputo cosa dovevamo visitare, ci siamo entusiasmati e, studiando la zona di Serra di Vaglio e il museo delle Antiche Genti della Basilicata, abbiamo capito che avremmo scoperto molte cose tenute nascoste e avremmo fissato meglio le nostre conoscenze storiche.
Il nostro viaggio ha avuto come prima meta Serra di Vaglio, piccolo paese della provincia di Potenza, poco distante dal capoluogo, un pianoro che era un'antica via di comunicazione importantissima per gli scambi tra la colonia greca di Metaponto, sul mar Ionio, la Basilicata interna e la costa tirrenica etrusco - campana. Questo sito, oltre ad essere una via di comunicazione aveva anche una funzione di controllo strategico e militare. La località Serra di Vaglio venne abitata e caratterizzata da gruppi sparsi di capanne e da fondazioni in muratura e da una decorazione architettonica simile a quelle dei templi greci. La natura a Serra di Vaglio era costituita da un prezioso mosaico ambientale, fatto di aceri e prati, farfalle e rapaci. Le sepolture rinvenute nella località Braida di Vaglio documentano in forme significative l'ideologia funeraria e le espressioni del potere che tra la fine del VI e la prima metà del V secolo a.C. rappresentarono le genti nobili della Lucania chiamate Peuketiantes.
La guida che ci ha accompagnati per la durata di tutta la visita, ci ha spiegato che l’aristocrazia lucana di quest’epoca metteva in evidenza la ricchezza del proprio stato sociale e i modelli di comportamento erano simili a quelli della nobiltà greca.
Gli altri abitanti di questo territorio avevano come fonte principale di ricchezza l'agricoltura.
All'interno di questo sito abbiamo potuto osservare un edificio dell’acropoli ricostruito sulle precedenti abitazioni di fango, paglia e pietre, cioè capanne che ha impressionato la maggior parte dei visitatori suddiviso in: cortile, zona dedicata alla famiglia e magazzino.
Il cortile era la parte più frequentata e veniva utilizzato maggiormente durante le ore diurne. La zona dedicata alla famiglia era formata da un salone dove si mangiava e si dormiva. Nel magazzino venivano conservati i viveri in grandi vasi, abbiamo potuto notare anche un telaio verticale a muro che aveva i pesetti con delle incisioni che potevano essere utilizzati anche da chi non aveva una buona vista. Quando la guida ci ha parlato di questo, abbiamo capito che già a quell’epoca, le persone tentavano di aiutare quelli che erano in difficoltà.
Furono trovate anche tre tombe che noi abbiamo visto: di un uomo all'interno della quale si trovavano armi come coltelli, lance e spade, di una donna con vasi ed oggetti personali ed infine di una bambina nella quale, oltre ai vasi, vi era una bambolina snodabile insieme ad altri giocattoli come la pantera cara a Dioniso. Il culto dei morti è stato l'argomento che ci ha maggiormente incuriositi.
Quando una persona moriva, di fianco alla tomba venivano messi dei vasi in pasta vitrea e ceramiche da mensa oltre a monili, cioè oggetti che le donne usavano per dimostrare la loro ricchezza.
La seconda parte della visita ci ha fatto spostare nel centro di Vaglio per visitare il museo delle Antiche Genti Lucane, dove abbiamo potuto scoprire altre sorprese: in questa struttura costruita su due piani, abbiamo potuto ammirare una mostra di ben 75 macchine fedelmente riprodotte dai disegni contenuti nei Codici di Leonardo da Vinci, ricostruite da prestigiosi e abili artigiani e che indicavano le attività quotidiane. La rappresentazione dei principi di fisica, di meccanica, di geometria, di arte che spesso vediamo nei libri scolastici e che noi abbiamo osservato con attenzione a Vaglio, ci ha dimostrato che le conoscenze e le informazioni scolastiche possiamo ritrovarle nel nostro quotidiano, applicandole con ingegno e abilità, come ha fatto Leonardo nel ‘500.
Ci hanno emozionato molto queste informazioni che la guida, molto preparata, ci ha spiegato durante la visita a Serra di Vaglio e al museo e abbiamo compreso che i nostri antenati ci hanno tramandato un patrimonio culturale ricco e articolato, attraverso il quale hanno dimostrato la loro bravura nel sapersi adattare alle condizioni difficili dal punto di vista climatico e geografico.
Inoltre ci ha dato degli stimoli che ci insegnano a capire come potremmo anche noi impegnarci a migliorare il futuro della nostra terra.
E pensare che tutto questo si trova a pochi passi dal capoluogo della nostra regione…
Classi 1 A e 2 A
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