Generale di Brigata Ernesto Salinardi 1926
pubblicato da PORRETTI Maria Grazia (A050 - MATERIE LETTERARIE) 11/01/2016 14:08:12
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L'ORA TREPIDA DELLE ARMI L'ora trepida delle armi è il titolo della mostra che ha curato il dott. Donato Verrastro, ricercatore presso l'Università di Salerno che è stata organizzata in occasione del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia e inaugurata il 4 novembre 2015, giornata delle forze armate. La guerra scoppiò nel 1914 a causa dei contrasti tra le potenze della Triplice Alleanza e quelle della Triplice Intesa, inizialmente l'Italia si mantenne neutrale, successivamente si alleò con la Triplice Intesa nel 1915. L’aggettivo “prima” venne coniato subito dopo la seconda guerra mondiale, poichè veniva detta "Grande Guerra" o "4^ guerra d'indipendenza" .
La mostra è stata allestita nel museo provinciale di Potenza e il 21/11/2015 siamo andati a visitarla noi del triennio di meccanica 3^-4^-5^A insieme alla classe 5^h del geometra.
Prima di andare eravamo ansiosi di scoprire cosa avremmo visto ma, soprattutto, di capire in che modo la Basilicata poteva essere stata coinvolta, visto che si è sempre sentito parlare di partecipazione al conflitto da parte della nazione italiana.
La visita si è articolata in due momenti, poiché il gruppo era numeroso.
Da un lato erano esposti cimeli di guerra raccolti dal generale Ernesto Salinardi di Ruoti, come i bossoli che lo colpirono, le granate inesplose, i proietti di cannone sparati dai nemici, un primo modello di maschera anti-gas, elmetti, un baule, un cartiglio su cui il militare scriveva qualsiasi cosa che faceva, una mappa su cui erano disegnati i confini e i nuovi territori da conquistare, borracce per l’acqua, delle posate e un pezzo di campana caduto davanti a lui dopo l'esplosione di un campanile su cui era raffigurata la Madonna.
Inoltre fra i personaggi famosi che hanno partecipato al conflitto, ci sono stati Ciccotti, Galasso e Pennnella.
Fra le altre testimonianze vi sono il diario del medico Buccico e le targhette che servivano per l'identificazione del soldato oltre a documenti scritti a mano e stampati come mappe di vedetta, ordini di censura, tabelle per decifrare i messaggi nascosti inviati dalle spie ai nemici, telegrammi mandati dalle famiglie ai soldati o viceversa, manifesti del concerto della cantante Gemi Sandero ma anche un pubblicato della commissione provinciale con rispettivi modelli per produrre indumenti militari.
Però, il pezzo forte della mostra è l'Albo d'Oro che è stato trascritto su un pc e, inserendo semplici dati, possiamo fare la ricerca dei nostri parenti che hanno combattuto in guerra.
La nostra regione ha contribuito, nonostante le piccole dimensioni e la grande distanza dal fronte, mandando circa 7000 soldati lucani, partecipando economicamente e ospitando anche molti prigionieri.
La mostra ha creato in noi un'atmosfera particolare e ci ha fatto rivivere quegli attimi di terrore, di ansia e di dolore che hanno vissuto i nostri militari, ci ha fatto capire i sacrifici dei nostri antenati e l'importanza della nostra terra che nei libri di storia non viene nemmeno citata.
Nella seconda parte della visita abbiamo osservato i numerosi reperti archeologici ritrovati su tutto il territorio della Basilicata, principalmente nei siti di Serra di Vaglio e di Rossano.
Gli alunni della 3°A Meccanica
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