pubblicato da PORRETTI Maria Grazia (A012 - Discipline letterarie negli istituti di istr 17/02/2019 08:26:37
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OLTRE IL MURO DEL DIVARIO Nella mattinata di venerdì 01/02/19 la nostra classe è stata invitata a partecipare alla seconda edizione del workshop “La crescita sostenibile-Agenda 2030” del progetto Millennial Lab 2030, ideato dalla Fondazione Bruno Visentini.
Prima dellʼintroduzione ai lavori, il nostro preside ha fatto un discorso sui giovani, sul fatto che la sua generazione deve fare di più per noi giovani che dobbiamo ribellarci e pretendere di più per noi stessi.
Il seminario è stato suddiviso in tre parti: il lab. GDI (Indice di Divario Generazionale), il lab LR (Lettura e Riflessione) e la consegna delle targhe ai vincitori della prima edizione del concorso nazionale Millennial Lab 2030.
Nel laboratorio GDI (Indice di Divario Generazionale) si è discusso il problema del divario generazionale nel mondo del lavoro, dove sono avvantaggiati coloro che hanno beneficiato dellʼincremento della ricchezza, dei consumi e degli standard di sicurezza sociale (baby boomers) e coloro che solo oggi si confrontano con il mondo del lavoro senza strumenti economici adeguati (millennials), usando come metafora il”muro”che man mano si alza e ostacola il futuro delle nuove generazioni. Si è inoltre parlato di come si sono investiti nella nostra regione sempre meno soldi nel campo dellʼistruzione, dei giovani che abbandonano il territorio per cercare il proprio futuro altrove e della fuga di cervelli dal nostro paese.
Questʼultimo è un fenomeno sempre più diffuso nel nostro territorio, soprattutto nel meridione: giovani e meno giovani scelgono di lasciare le proprie famiglie e la propria terra con la speranza di trovare un futuro più roseo altrove.
Se da un lato comprendiamo il sentimento che spinge qualcuno ad emigrare verso Paesi che offrono sicurezze in campo economico e di qualità della vita, dallʼaltro riteniamo che, così facendo, si scelga la strada più semplice e quasi egoisticamente si pensi solo al proprio presente ed alla propria condizione, non a quella dei tanti che restano e soprattutto a quella del Bel Paese che a lungo andare si impoverirà sempre più fino a non poter più davvero offrire nulla alle nostre giovani menti.
Nel laboratorio di Lettura e Riflessione abbiamo potuto incontrare il prof. Luciano Monti, autore del libro “Ladri di futuro”, libro che si concentra sulla disoccupazione giovanile e sul divario culturale. Egli ci ha parlato di come dobbiamo essere determinati (nel senso di chiederci cosa fanno le istituzioni per noi) e anche di essere coraggiosi, cioè di imparare a sbagliare, perché senza fallimenti non vi è progresso. Il professore ha citato l’esempio dell’evento che ha vissuto, qualche anno fa, la città di Milano quando ha accolto l’Expo e dal quale ha tratto beneficio economico e culturale, paragonandolo all’attuale occasione che sta vivendo oggi Matera: sta a noi, se ci vogliamo bene, “approfittare” in modo lecito, per rilanciare l’immagine culturale ed economica che riguarda la nostra radice identitaria.
Inoltre, lʼintervista da parte degli alunni di classe terza al prof. Monti e altre domande poste dai partecipanti al seminario presenti in aula, hanno avviato un interessante dibattito che ha arricchito la nostra esperienza di uditori.
Nella fase conclusiva abbiamo assistito alla consegna delle targhe ai vincitori del concorso nazionale: Caruso Daniele, neo-diplomato Perito Meccatronico, universitario, con la prof.ssa Maria Grazia Porretti (nostra insegnante di Lettere) con il 2° premio e Mancinelli Michele, studente di classe terza Elettrotecnica, con la prof.ssa Michelina Cancro con il 6° premio.
Siamo onorati di aver partecipato a questo evento poiché è stato molto apprezzato da noi alunni: lʼintervista al prof. Monti e la riflessione sul nostro futuro sono state le parti più gradite e discusse dalla nostra classe, ci siamo chiesti concretamente come raggiungere i nostri obiettivi futuri e siamo un poʼ spaventati dalla possibilità di non poterli mai raggiungere.
Ciò che abbiamo compreso e molto apprezzato, e ci farà da monito, è stato lʼinvito a lottare, ad andare controcorrente in caso di necessità. Se vogliamo, siamo capaci di fare grandi cose.
Ci auguriamo inoltre, che questa nuova forma di apprendimento che abbiamo sperimentato non si limiti ad un episodio, ma possa essere ripetuta e rivissuta nel tempo, in quanto molto apprezzata e partecipata da noi studenti.
Gli alunni della classe 1 A
I.I.S. Einstein – De Lorenzo
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