La copertina del libro
pubblicato da SALVIA Antonio (C270 - LABORATORIO DI ELETTROTECNICA) 18/04/2013 16:14:12
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“GIOCO DI PRESTIGIO…!!!... O PRESTIGIO DEL GIOCO???...” La coesistenza dei contrari Sport e Doping ha titolato il libro di Alessandro Donati, presentato a Potenza in un convegno tenutosi al Teatro F. Stabile il 13 Aprile 2013 e patrocinato dall’Universum Academy Switzerland e da accreditate accademie e associazioni tra cui “Libera”, e da alte personalità del mondo culturale e istituzionale.
Già, è un ossimoro, figura retorica che gli studenti imparano a individuare quando si cimentano nell’analisi di un testo poetico. Ma qui di poetico non c’è nulla, anzi! L’ambiente dello sport si è ormai deteriorato e le federazioni sportive sono inadeguate rispetto alle esigenze formative dei giovani praticanti. L’allarmante fenomeno denuncia una carenza: manca il senso “poetico” dello sport, l’aspetto ludico, smarritosi nel tempo attraverso la commistione con traffici internazionali che hanno molti punti di contatto con la droga e sono manovrati dietro le quinte dalle multinazionali farmaceutiche.
E’ stato detto in un’originale intervista a più voci proposta dal dott. Andrea Satta che ha coinvolto l’atleta lucano Donato Sabia che, nella sua disarmante semplicità, ha testimoniato la tranquilla storia di ottimo atleta che, non esaltandosi mai, ha posto l’accento sui limiti umani che vanno accettati, come va rigettata l’enfatizzazione dei risultati eccellenti a tutti i costi: si può essere secondi!
L’altro interlocutore chiamato in causa dal dott. Satta è stato don Marcello Cozzi, vice presidente di “Libera” che combatte non solo le mafie ma anche i luoghi dove si viola la libertà delle persone, dove si prendono scorciatoie, dove regna la cultura della furbizia.
E poiché non era quello “il tavolo delle buone intenzioni”, ci si è chiesti “che fare?”
La concreta risposta, esplicita e severa, condivisa da tutti, è stata:
bisogna decidere da che parte stare!
Dobbiamo costruire una società meno dopata, non fondata sulle apparenze, meno stimolata a battere in gara il collega di ufficio o il vicino di pianerottolo (n.d.r.) , assumendoci le nostre responsabilità.
E’ ciò che invita a fare l’autore del libro che, con la sua vita ha scelto il prezzo da pagare dicendo la verità sempre, non tacendo e negando o pensando alle medaglie da far conquistare ai suoi atleti, ma riscoprendo il fascino dello sport, quello di una legale competizione, di un sano divertimento che ripaga certamente in termini di soddisfazione personale e non attraverso falsi e apparenti obiettivi conseguibili con pericolosi miscugli chimici.
Encomiabile, infine, è la destinazione del ricavato dalla vendita del testo in oggetto: al Gruppo Abele di Torino.
Prof.ssa Maria Grazia Porretti
III A Meccanica I.I.S. Potenza
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